13 Mar La paura di decidere
La paura di sbagliare
“L’esperienza è la somma delle decisione sbagliate prese senza essere licenziati!” questa era la frase scritta su una tazza con al quale prendevo il caffè ogni mattina.
Fu un regalo dei miei colleghi per il mio 43esimo compleanno.
Sono passati 10 anni anni da quel compleanno e ancora oggi prendo il caffè con quella tazza, non solo per un ricordo affettivo, ma perché quella frase rappresenta l’essenza di chi sono.
L’atto stesso di decidere ci rende liberi, e non lo dico io ma la Bibbia. Libero arbitrio, per alcuni è un dono ma per molti viene percepito come una fregatura.
E’ paradossale fin da bambini bramiamo la nostra indipendenza di pensiero che esplode nella adolescenza per poi arrivare ad ottenerla e ad averne paura. Quando? un esempio banale…al lavoro.
Gli errori sono semplicemente scelte, non scelte sbagliate ma solo e soltanto scelte. Nel momento in cui decidi o ti viene chiesto di decidere ti viene dato libero arbitrio. Nel momento in cui scegli sei obbligato, per legge della dualità, a prendere una strada senza sapere con certezza dove essa ti porterà. Anche il non decidere è una decisione sia ben chiaro. Si afferma “io scelgo di non decidere alcuna mossa ma lascio che sia l’altro a farla per me”.
L'”altro” può essere un capo, può essere una situazione …può essere qualsiasi cosa. Resta il fatto che se scegli di non scegliere poi non potrai lamentarti di questo, vero? e invece no! Ci lamentativo eccome, ci lamentiamo che le cose non sono andate come volevamo nonostante avevamo a disposizione la possibilità di influenzare gli eventi.
Una decisione implica la responsabilità …eccola la fregatura!
Responsabilità deriva da respondere che in latino significa rispondere; se approfondiamo il tema la responsabilità non è altro che la consapevolezza della scelta, non c’è scritto in nessun dizionario che significhi “essere consapevole che la scelta sia quella giusta” ma solo “essere consapevoli di cosa si sta facendo/dicendo/cercando/ costruendo …..
Potrà sembrarvi un giro di parole ma non è così.
Nella mia vita ho sempre scelto io, forse alcune scelte non si sono rilevate le più proficue ma nel momento in cui le ho prese ero consapevole che in quel preciso istante poteva assere la strada migliore per il bene di tutti gli interessati ( ivi compreso il sottoscritto).
Sono un consulente, e alcuni dicono che me la cavo abbastanza bene, e mi pagano per scegliere. Le aziende pagano me, un estraneo, per prendere decisioni per loro …credete che in quelle aziende non siano in grado di decidere? altro che! ma decidere porta alla responsabilità e spesso questa parola ci terrorizza perché ci spaventano le conseguenze. Molte persone in azienda vivono con molta ansia il ruolo di decisor maker perché temono continuamente la punizione; un licenziamento o una regressione di ruolo ….
Io vengo licenziato ogni volta che prendo una decisione giusta, pensate un pò. Ogni volta che indovino la strada giusta dopo poco l’azienda non ha più bisogno di me e il mio contratto termina.
A volte la paura di fare errori è più devastante dell’errore stesso.
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