Lettera di un coach

Lettera di un coach

Lettera di un coach.

Caro ragazzo,

ogni tanto mi guardi e nei tuo occhi leggo la voglia di perdere.

Dirsi “non ce la faccio” o “c’è l’ho messa tutta” è solo una bugia. Un anno fa sei venuto da me e il tuo tempo era di 2′,10” e anche allora mi dissi che era “il tuo limite” ma poi il tuo tempo è sceso a 1′,59” e quindi ti chiedo, come fai a sapere con certezza qual’è il tuo limite?

Vedi figliolo, il limite è nella tua mente e sta a te decidere se ascoltarlo o no. Ti spaventi degli ostacoli sul campo quando cedi ai muri che crea la tua testa.

Chi credi che sia un campione? colui che sale sempre sul podio alla fine di ogni gara?

No. Il campione è colui che ha un altro obiettivo. E dimmi, ragazzo mio, qual’è il tuo obiettivo? lo sai?

Se corri solo per il podio devi accettare il fatto che lì ci potrai andare parecchie volte ma quella volta che non sarai tra i primi tre, dimmi, cosa penserai di te stesso? che sei un perdente? ti chiederai cosa hai sbagliato mille volte e ,nella gara successiva, avrai un nemico più grande dei tuoi concorrenti: avrai paura di perdere.

Lascia che ti dica cosa mi ha insegnato la vita. Il campione è colui che sfida se stesso in ogni gara, in ogni allenamento. Ogni volta che corri, anche dopo una vittoria, parti sempre dal punto di partenza.

Un record è tale solo per un attimo, poi ti verrà chiesto di superarlo.

Non è forse così anche nella vita? Ma se corri per superare i tuoi limiti allora sarai faccia a faccia con l’avversario più forte di tutti, te stesso. Lui sarà il tuo migliore coach, per tutta la vita.

Corri ignorando gli altri, loro stanno facendo esattamente quello che fai tu, loro vogliono esattamente quello che vuoi tu. Chi non vuole vincere? chi non vuole essere primo?

Corri guardando la tua ombra e sii più veloce di lei!

Quindi, ragazzo mio, tu cosa vuoi? se vuoi diventare un campione, inizia a sfidare la tua ombra.
Se ti alleni contro la tua ombra riuscirai a diventare quel che desideri essere.

Un giorno, quando sarai padre, sarai l’allenatore dei tuoi figli; sarai colui che insegnerà loro a vincere le loro ombre nella vita, nel lavoro e nella vita.
Ora, che ti guardo dalla panchina, vedo il campione di ombre.

Non ti preoccupare per le tue gambe, per le tue braccia e per i tuoi polmoni, loro fanno quello che dice la mente. Allena la mente e le tue azioni ti seguiranno.

K.R.

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