24 Ott Il SARCASMO in azienda
Gestire l’umorismo e il senso di vulnerabilità
Un modo di comunicare abbastanza diffuso, anche sul posto di lavoro, è l’umorismo che a volte si trasforma in sarcasmo o ironia. Tutte le diverse sfumature dell’umorismo hanno in comune un doppio messaggio comunicativo da cui deriva un paradosso cognitivo e quindi , spesso, una risata ( basti pensare alle barzellette o ai comici). Ma questo ha anche un’altro rovescio della medaglia, il messaggio non è chiaro ossia non dichiariamo con chiarezza il nostro pensiero lasciandolo nell’ambiguità dell’interpretazione di chi lo riceve.
Il sarcasmo spesso viene utilizzato per comunicare disapprovazione o per indicare la necessità di conformarsi alle norme sociali e il gioco è tutto basato su inviare messaggi con significati contrastanti in modo che non sia chiaro quale di essi è quello che intendiamo veramente dare.
Ciò che però è meno evidente è come viene percepito da chi lo riceve, soprattutto se colui o colei è un collaboratore o ha un ruolo gerarchico inferiore da chi sta comunicando.
.Se un capo usa il sarcasmo nel gruppo dei suoi collaboratori genererà spesso sentimenti di vergogna. Molto dell’umorismo di oggi è costruito sulla vergogna, basti pensare alla serie di Mr. Bean per fare un esempio conosciuto a tutti.
Sarcasmo, vergogna e vulnerabilità
Quando riceviamo un messaggio ambiguo , una battuta come per esempio “Certo che sei proprio un genio!” in noi si scatena un senso di vulnerabilità e proviamo vergogna, una dei sentimenti da cui sfuggiamo. a gambe levate E’ più tollerabile provare senso di colpa che sentire vergogna perché essa ha a che fare con l’idea “come sono non va bene“: un profondo senso di essere sbagliati.
Questo sentimento di vulnerabilità va a colpire i nostri bisogni di appartenenza, dignità e accettazione. Tutti questi bisogni fanno parte della grande categoria dell’inclusione. Sono dentro o sono fuori dal branco? ne faccio parte o no?
Questo aspetto va a toccare una sfera intima di ognuno di noi: l’immagine di come voglio essere visto e l’immagine di come NON voglio essere visto.
Comportamenti innescati dalla vergogna
Liv Larsson identifica n.4 comportamenti di risposta alla vergogna, o meglio, n. 4 strategie di comportamento per sfuggire dalla vergogna:
Asse della colpa
- mi do la colpa, quindi scateno in me un senso di colpa
- do la colpa all’altro, scatenando la rabbia verso chi mi ha colpito
Asse del potere
- dipendenza, attivo un comportamento vittimistico e vado in ritirata
- indipendenza, attivo un comportamento di ribellione e vado in provocazione
Perché è importante parlare di questo in azienda?
Molto spesso chi usa il sarcasmo non è consapevole e quindi non riesce a vedere gli effetti che esso può generare intorno a lui/lei . Portare in consapevolezza questa dinamica può generare diversi benefici in azienda: il primo è quello di avere meno resistenze emotive e meno turn over dei dipendenti, che se ne vanno perché non riescono più a tollerare il sequestro emotivo, e il secondo ha a che fare con aspetti giudici come le rimostranze legali di un dipendente o , in casi più pesanti, le accuse di mobbing.
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